SOLO LA LOTTA PAGA

Le proteste continuano e la rabbia sociale, non è possibile arginarla. Il continuo tumulto di manifestazioni e scioperi che ad oltranza, hanno portato il Primo ministro a decidere di incontrare diverse sigle sindacali dove infine la risposta è stata quella di non dare risposta al rifiuto del progetto di riforma portato avanti dal governo sulle pensioni, ossia il rapporto Delevoye di inizio luglio.

In Francia negli ultimi 25 anni sono già state operate 7 riforme delle pensioni, tutte impopolari, che quasi ogni volta hanno alimentato proteste ma che alla fine sono state adottate. Questa volta è il nodo della riforma è l’abolizione dei regimi speciali, conquista ottenuta progressivamente dal Dopoguerra in poi, punta di diamante del sistema pensionistico francese,
impersonificato dai cheminot, i lavoratori di metro e ferrovie in testa ai cortei.

Una da importante è ora per il 28 dicembre, lanciata dai settori di lavoratori che sono in mobilitazione ma soprattutto dai sindacati dei ferrovieri: la piazza verrà richiamata poi il 9 gennaio, in concomitanza alla chiamata del fronte intersindacale, fino quando la decisione riguardo le pensioni imporrà a Macron il necessario ritiro.

Chiara Pannullo

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