AL FIANCO DEL POPOLO SENEGALESE STOP ALLA REPRESSIONE LIBERTA’ PER TUTI I PRIGIONIERI POLITICI

Dall’inizio di giugno si stanno svolgendo nelle principali città del Senegal, delle violente manifestazioni che sono costate la vita a decine di persone, mentre più di trecento sono rimaste ferite.

Le manifestazioni sono scoppiate dopo la conferma della condanna a due anni di prigione per Ousmane Sonko, leader del partito Pastef e principale oppositore dell’attuale presidente Macky Sall.

Le accuse sono quelle di stupro ai danni di una giovane donna dipendente di un centro estetico, che però da subito si erano rivelate piene di incongruenze e che con il passare del tempo, tali accuse hanno assunto l’aspetto di un vero e proprio strumento politico, per mettete fuorigioco Sonko ed aprire la strada al terzo mandato di Macky Sall. Pastef e i manifestanti hanno accusato le “Forze di difesa e sicurezza” di aver praticato una repressione omicida e il governo di essersi avvalso di milizie private per reprimere le manifestazioni.

Ousmane Sonko attualmente è agli arresti domiciliari nella sua abitazione, sorvegliato da centinaia di poliziotti. Il ministro della giustizia senegalese, ha affermato che Sonko potrebbe essere arrestato e trasferito in carcere in qualsiasi momento. Ousmane Sonko negli ultimi anni ha saputo far breccia nel cuore di milioni di giovani senegalesi, stanchi di governi fantoccio alla mercè dei paesi occidentali, Francia in primis, con una corruzione strutturale e dilagante. Sonko affrontando temi scomodi, che hanno fatti risvegliare nei giovani senegalesi sentimenti anticoloniali orami sopiti da tempo, si è guadagnato l’etichetta di politico “antisistema”.

Tutte le forze di opposizione che si sono riunite all’interno della coalizione “Yewwi Askan Wi”, di cui fa parte lo stesso Sonko e la piattaforma F24, un’associazione civile nata contro un ipotetico terzo mandato di Macky Sall, considerato illegale, hanno chiesto a tutto il Senegal di mobilitarsi per la difesa della democrazia, chiedendo a gran voce le dimissioni di Sall.

Anche noi vogliamo unirci all’appello dei compagni senegalesi che lottano per un futuro degno di essere vissuto.

Giovedì 29 giugno ore 21 via degli alfani 13r presso associazione Mariano Ferreyra riunione cittadina per organizzare un presidio al consolato senegalese

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