Aggiornamenti sulla situazione libanese

Aggiornamenti sulla situazione libanese

Oggi la Rivoluzione pacifica libanese entra nel suo secondo mese: proseguono le manifestazioni, il boicottaggio delle banche, le scuole sono chiuse e la gente scende , immancabilmente, tutte le sere nelle piazze dove sotto le varie tende si svolgono gli incontri e le conferenze tra i manifestanti e gli esperti di vario genere – avvocati, ingegneri, professori ed economisti.
Il ruolo delle donne risulta fondamentale, certe notti le donne presidiano le piazze con le loro fiaccole per gli studenti che scioperano e scendono nelle piazze.
Una Rivoluzione atipica in quanto non ha una guida: i rivoluzionari dialogano tra di loro da Nord a Sud e organizzano le loro azioni.

Ogni settimana assistiamo ad un modo nuovo di protestare, dalla catena umana che collega tutto il Libano alle colazioni di gruppo sul lungo mare di Beirut e per ultimo un pullman che partito dall’estremo Nord da Akkar ha attraversato tutto il Libano per arrivare al Sud accompagnato dai manifestanti che si aggregavano al suo passaggio.
Purtroppo il Potere politico ha tentato di dividere la Piazza, ma senza riuscirci. Ci ha provato a volte tramite l’esercito e a volte con dei gruppi creati ad hoc ed insieriti in mezzo ai manifestanti per provocare dei disordini .
Ha tentato di accusare la Rivoluzione di essere al servizio di forze straniere, ma neanche questo ha funzionato. I manifestanti continuano ad essere uniti sotto l’unica bandiera libanese e hanno evitato i tentativi di qualche leader politico per accreditarsi LA PIAZZA .

Nei primi dieci giorni la Rivoluzione è riuscita a far cadere il governo: precisamente il 29 di ottobre Hariri aveva rassegnato per scritto le sue dimissioni, dimissioni quindi irrevocabili secondo la Costituzione. Queste dimissioni sono state interpretate come risposta positiva alla PIAZZA. Il Presidente della Repubblica, il Generale Aoun, avrebbe dovuto indire delle consultazioni parlamentari per incaricare una personalità di formare un nuovo governo, invece si è schierato contro la PIAZZA e ha invitato i libanesi che considerano tutta la classe politica disonesta e corrotta a lasciare il paese. A seguito di ciò è scoppiato il caos nella PIAZZA e ha pagato il prezzo un giovane padre, ALA ABU ELFAKHER, caduto vittima delle pallottole di un soldato: il numero delle vittime è così salito a tre.
Una seconda vittoria della PIAZZA è stata quando ha impedito ai parlamentari di votare una amnistia generale per salvare i ladri politici.

La terza vittoria della PIAZZA è stata contro l’indicazione di un futuro primo ministro . La classe politica che esprime una maggioranza parlamentare e che rappresenta il Sistema , Partito di Dio guidato da Nasrallah assieme al movimento di Amal guidato da Berri presidente del parlamento indicati come il duo sciita filo Iran alleati del Movimento Patriottico del Presidente Aoun guidato da suo genero Gibran Bassil con il consenso di Hariri, ignorando la Rivoluzione, hanno tentato di mettersi d’accordo per indicare il nome dell’ex ministro ed ex deputato Mohammad Safadi. Tale proposta è naufragata prima delle consultazione sotto la protesta della PIAZZA: Safadi è un miliardario magnate, un affarista che ha costruito la sua fortuna sulla pelle del popolo con le speculazioni finanziarie.

L’ultima vittoria della PIAZZA è avvenuta proprio oggi, la sconfitta del candidato dei partiti del Sistema a Presidente dell’Ordine degli Avvocati .

La PIAZZA comincia a chiedere ad alta voce le dimissioni del Presidente e non condivide la proposta di un governo misto (Tecnocrati e Politici) proposta condivisa da Hezbollah , Amal e Aoun presieduto da Hariri. Fino ad oggi Hariri propone un governo di tecnocrati e senza rappresentanti politici.

Senza dubbio la situazione non è facile, la PIAZZA è riuscita a far tacere pubblicamente tutti i Partiti, da destra a sinistra, ha puntato l’indice contro i corrotti, ha messo in difficoltà il Partito di Dio (Hezbollah) che non riesce a contenere al cento per cento la sua zona e la sua gente dal non sostenere la Rivoluzione Pacifica.

Kiwan Kiwan

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *